I nuovi parametri nella liquidazione del compenso degli avvocati sono applicabili anche se il giudizio di Cassazione è cominciato e si è svolto in gran parte sotto la vigenza delle vecchie tariffe forensi. Lo ha stabilito la Suprema corte con la sentenza 18920/2012.
Per i giudici: “Qualora l’attività giudiziale dell’avvocato della parte vittoriosa – con riferimento ai singoli gradi – sia terminata prima del 23 luglio 2012 e della caducazione definitiva delle tariffe forensi, per la liquidazione giudiziale delle spese si dovrà fare riferimento alle tariffe forensi; qualora, invece, la conclusione dell’attività difensiva, con il compimento dell’opera professionale, abbia luogo dopo l’intervenuta abrogazione di dette tariffe […] l’entrata in vigore dei nuovi parametri ministeriali farà sì che la liquidazione giudiziale delle spese di soccombenza avvenga in base a questi e non più in base alle previgenti tariffe, ancorché alcune attività siano state svolte nel vigore di queste”.
In definitiva, chiarisce la Corte, “i compensi professionali degli avvocati vanno liquidati secondo il sistema in vigore al momento dell’esaurimento della prestazione professionale ovvero della cessazione dell’incarico, secondo una unitarietà da rapportarsi ai singoli gradi in cui si è svolto il giudizio”.
Fonte: IlSole24ore Diritto